Nella nostra Azienda, come da tradizione e per rispetto della materia prima, la raccolta avviene in maniera manuale in piccole cassette aperte da circa 20 kg. Dopo la raccolta l'uva viene trasportata nella vicina cantina dove subisce una pressatura soffice senza essere diraspata, questo per permettere al raspo di cedere sostanze antiossidanti e tannino al mosto in fermentazione,  con circa 2 ore di macerazione direttamente in pressa. La fermentazione avviene in acciaio senza aggiunta di lieviti per circa 2 settimane. Successivamentte il vino continua la sua maturazione in acciaio su feccia fine per circa 8/12 mesi (dipende dall'annata) e successivamente almeno 4 mesi affinamento in bottiglia. La solforosa viene aggiunta solo in fase di imbottigliamento come antisettico.  I terreni da cui prende vita il nostro Fiano sono di origine vulcanica, sciolti con una forte presenza di minerali e la roccia madre presente molto in superficie e dalla quale le vigne traggono quella componente affumicata tipica di queste zone.

 

 

 

 

 

 

Paone è il vino della tradizione e della memoria, il Fiano base della famiglia Sarno dedicato ad uno splendido animale - il Pavone, appunto - simbolo della vita nobile e blasonata. Se ogni aristocratico che si rispetti non poteva non possedere nei propri terreni delle splendide voliere, il Barone Napoletano, primo proprietario di questi ettari, non faceva certo eccezione, sfoggiando i suoi pavoni nelle proprie terre e nutrendosi poi delle carni prelibate di questi uccelli. Proprio in memoria del Barone, la famiglia Sarno ancora oggi ospita nei propri terreni i pavoni, simbolo di eleganza e signorilità, caratteristiche innegabili dei vini che quì prendono vita. In omaggio alla raffinatezza di questo vitigno e al primo proprietario di queste terre, nasce il Fiano di Avellino Paone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Particella 928 è qualcosa di più di un sogno: è un'idea precisa, un progetto figlio di una esperienza di Luigi Sarno, che segna un passaggio dalla tradizione di famiglia alla creazione di un prodotto nuovo, incentrato sulla volontà di dare vita ad un vino pienamente naturale. Nel 2001 parte della vigna di Fiano, la "particella 928", viene reimpiantata con un nuovo sesto di impianto e con un diverso orientamento dei filari. I 2800 ceppi ricevono così i raggi del sole in modo uniforme su tutta la chioma, regalando ai grappoli una migliore maturazione. Nel 2009 le uve vengono vinificate a parte per la prima volta. Fermentazione senza aggiunta di lieviti selezionati e permanenza sulle fecce per circa sette mesi. Infine, quattro mesi di affinamento in bottiglia per dare vita al Fiano di Avellino "Particella 928".